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The place to be - "Il posto dove stare"

TONGS

Giuseppe Giarmoleo

The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Giuseppe Giarmoleo presso il TONGS – 8 maggio 2020

“Sono Giuseppe Giarmoleo, ho 44 anni e sono socio e barman del Tongs. Il Tongs esiste da 7 anni, è un posto concepito per essere considerato dai clienti come una casa. Siamo un cocktail bar che offre, oltre ai suoi drink, una ottima gamma di birre e una buona selezione di vini, cercando di soddisfare i gusti e le possibili esigenze di tutti coloro che potrebbero entrare nel locale.

Abbiamo 6 dipendenti tra bar, sala e cucina. Ospitiamo in media un centinaio di persone a sera. Durante l’anno organizziamo anche dei dj set e vari eventi, anche di beneficenza. Ogni anno ospitiamo un evento dedicato al Bookcity di Milano.

Il nostro lavoro cambierà molto nell’immediato, alla riapertura ci saranno regole nuove che dovremo cercare di far convivere con lo spirito del nostro locale che è legato alle persone che vengono qui per stare insieme sorseggiando qualcosa di buono. Il futuro in questo momento è un po’ in stand-by, bisogna capire come usciremo da questo momento. E anche la città, intesa come istituzioni e realtà imprenditoriali, dovrà cercare di fare fronte comune, insieme ai suoi cittadini. Milano è forte e si riprenderà certamente. Spero anzi che la cittadinanza ne esca con un po’ più di responsabilità e di amor proprio. Non so se però nel mio futuro personale vedo ancora Milano. Lo scoprirò col tempo. Di sicuro questo periodo di stop forzato ci ha portato tutti a riflettere sui ritmi che eravamo costretti a sostenere nella nostra quotidianità, riscoprendo la bellezza del tempo lento da passare con la famiglia.

Il business si può serenamente fare privilegiando la grande qualità a discapito dei grandi flussi, il problema sta nel trasformarsi e nel riconcepirsi, è un lavoro molto grande e impegnativo ma si può fare e Milano può essere ancora una volta un luogo precursore, potrà tracciare come sempre nuovi trends.

La nostra città avrà un grande futuro finché verrà gestita dalle persone giuste.

Chi fa le regole e gestisce il territorio d’ora in poi dovrà occuparsi con più attenzione di tutto ciò che concorre alla crescita socio economica delle città; ogni tanto sembra che attività come la nostra si debbano difendere dalle istituzioni, ma forse è solo una sensazione dettata dall’amarezza del momento. Comunque, una collaborazione più intensa e chiara farebbe solo bene a tutti.”

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