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The place to be - "Il posto dove stare"

MADAMA HOSTEL

I soci fondatori

The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” MADAMA HOSTEL – 15 maggio 2020

“Siamo Andrea Valorosi, Antonella Ciliberto, Davide Grigoli, Laura Montagna, Mattia Girardelli e Valentina Righini, dignitosi 40enni, soci fondatori, attivi equamente tra bistrot e reception al Madama Hostel & Bistrot.

Il Madama Hostel & Bistrot apre le sue porte nel giugno del 2015 accanto alla neonata Fondazione Prada, ma forse non tutti sanno che siamo anche noi un museo con le sue 15 opere d’arte di writer e artisti di fama internazionale che decorano la maggior parte delle camere e degli spazi comuni, inoltre siamo entrati di diritto nel percorso espositivo del Museo d’Arte Urbana Aumentata di Milano e nel 2017 la nostra location è stata riconosciuta come uno dei 33 ostelli più instagrammabili al mondo.

Il nostro piccolo bistrot è una finestra aperta sulla città e sul mondo intero visti i numerosi ospiti internazionali che scelgono di venirci a trovare.  Cominciamo la giornata servendo la colazione per i più mattinieri, poi a pranzo vengono da noi molte persone che lavorano nei numerosi uffici della zona. Ovviamente essendo a Milano non può mancare il rito dell’aperitivo, ma molti amici e ospiti che vogliono tirare tardi vengono a trovarci anche dopo cena. E poi c’è la merenda per i più piccoli o il brunch per tutta la famiglia nel weekend.

La spiccata personalità della location nasce sia dall’estro delle persone che ci lavorano sia dalla nostra consapevolezza e voglia di voler trovare soluzioni che possano impattare nel minor modo possibile l’ambiente, pensate infatti che tutti gli arredi presenti nel bistrot o nelle camere dell’ostello sono creati con materiali riciclati. Questa attenzione alle tematiche ecologiche ed ambientali, ben radicata sin della nascita del Madama, si è  concretizzata col progetto Madama Goes Green, un vademecum di buone pratiche da seguire in una continua fase di sviluppo e ricerca.

Al Madama tra dipendenti e collaboratori siamo circa una quarantina e anche noi soci siamo operativi in prima linea con lo staff.

Cerchiamo di avere anche una ricca e variegata programmazione di eventi: vengono organizzate tre serate di intrattenimento settimanale: il sabato l’appuntamento fisso è con il karaoke di Ariele Frizzante, mentre nel corso della settimana l’offerta varia con musica in acustico, vernissage, cabaret, aperitivi in inglese e tante altre occasioni di socialità e divertimento.

Crediamo che Milano sia diventata ormai da anni una città molto viva e cosmopolita, che compete con le altre grandi metropoli internazionali. E siamo convinti che nel nostro bistrot/ostello la gente continuerà a venire per rilassarsi, mangiare e bere, in un ambiente caldo, spensierato e informale, senza troppe pretese, cercando per quanto sia possibile di contenere i costi e di garantire un servizio alla portata di tutti come da sempre nel nostro spirito.

Sicuramente il lavoro nel nostro settore sta cambiando, ma altrettanto certamente non muterà il nostro modo di accogliere le persone con calore e semplicità, mantenendo sempre alta l’attenzione alla sicurezza dello staff e dei nostri clienti secondo le nuove normative di questa fase straordinaria e imprevista che speriamo sia il più breve possibile.  La qualità è ciò che contraddistingue un posto, che ne definisce il carattere, che lo rende unico. I numeri certo aiutano a fortificare i progetti, le proposte ed i servizi, ma da soli non bastano.

Milano saprà essere apripista di un nuovo modo di vivere la socialità? Assolutamente si, ma dipenderà dai cittadini. È importante avere un forte spirito di adattamento e la volontà di cambiare in meglio le proprie abitudini con idee nuove. L’ampliamento delle piste ciclabili e dello spazio sui marciapiedi ad uso delle attività commerciali è solo un piccolo  passo che ci vede coinvolti in un cambiamento.

Tra le prime cose che ci vengono in mente crediamo che vadano assolutamente snellite le procedure burocratiche e sia necessario favorire e implementare soluzioni sostenibili per l’ambiente, anche rafforzando le reti di comunicazione tra tutte le realtà coinvolte.”

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