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The place to be - "Il posto dove stare"

DABASS

Robi Tardelli

The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020
The place to be – “Il posto dove stare” Robi Tardelli presso il DABASS – 7 maggio 2020

“Mi chiamo Robi Tardelli, ho 35 anni, sono socio e barmanager del Dabass, un ristorante-cocktail bar.

Nel luglio del 2017 insieme a Maddalena e Andrea abbiamo deciso di creare un locale con un’atmosfera conviviale, in cui ci si senta tra amici, in confidenza e a casa, il tutto accompagnato da una cucina gourmet e qualche buon drink.

Esattamente due anni dopo, nel luglio 2019, ci siamo ampliati aprendo dall’altro lato della strada, di fronte al nostro locale, un nuovo progetto che abbiamo chiamato ‘Il Nemico’, dove si propone in maniera più semplice e meno impegnativa una cucina diversa dal Dabass ma sempre caratterizzata dall’uso di prodotti di alto livello. Qui si possono mangiare panini, pizze alla pala e attingere da una vetrinetta con vari tipi di cicchetti, in stile veneziano. Ovviamente poi non mancano i cocktail!

Il Dabass copre circa 1800 coperti al mese, una media di 60 al giorno; abbiamo 13 dipendenti per entrambi i locali. Non saprei quantificare esattamente il numero dei drink che serviamo ma ne facciamo davvero tanti!

Penso che la ristorazione di base quando si tornerà alla normalità non cambierà poi molto, in questo momento ci si adatta e si cerca di fare il meglio possibile nonostante sia parecchio difficile e dispendioso cercare di andare avanti con le nostre attività.

Nel futuro vedo tanti posti chiusi ma anche tanti che apriranno, Milano è così, non si ferma mai. Chi riuscirà a rimanere a galla secondo me non avrà problemi a riprendersi da questo momento. Rimarrà un brutto ricordo.

Le persone a Milano tendono ad andare avanti. O almeno è quello che mi auguro!

Non sono il tipo da altissima qualità e poca gente, io sono per qualità e quantità, per il giusto equilibrio tra i due fattori, così si fa il fatturato.

Milano è caotica e devi starci dietro se vuoi soddisfarla.”

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